Autore : Parco Villa Tasca
La nota blu è la nota perfetta, su cui Chopin si è dannato una vita e che solo George Sand, con la quale il musicista ha condiviso nove anni della sua breve esistenza, riusciva a cogliere. Daniela Morelli ha ricostruito questa storia speciale tra la scrittrice francese, il cui vero nome era Amandine Aurore Lucile Dupin, e il giovane polacco sulla base di ciò che ognuno scrisse dell’altro, in amore, come in disamore.
Il motto del compositore era «Coloro che non ridono mai non sono persone serie», eppure fu uomo capace di passare repentinamente dall’esuberanza alla malinconia, dall’allegrezza alla disperazione. Malato di tubercolosi fin dall’età di dieci anni, profondamente legato alla famiglia, ebbe con Aurore un rapporto contrastato. Quando si incontrarono nel 1838, lei era divorziata, aveva trentaquattro anni e due figli, lui era un talentuoso musicista ventottenne che al pubblico del teatro preferiva l’intimità dei salotti. Trascorsero molto tempo nella casa di campagna di lei a Nohant, dove la scrittrice che amava vestirsi da uomo e firmare le sue opere con lo pseudonimo maschile George Sand invitava Victor Hugo, Honoré de Balzac, Eugène de la Croix: l’esclusivo pubblico della musica di Frédéric. Animatrice dei salotti parigini, intellettuale e anticonformista, Aurore intratteneva rapporti epistolari con Karl Marx. È in questo tratto di vita, condiviso con lei, che Chopin ha dato alla luce le opere più formidabili della sua produzione.
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Autore : Parco Villa Tasca
drammaturgia Daniela Morelli
regia Giulia Randazzo
con Roberta Caronia
al pianoforte Gabriele Laura
produzione Teatro Biondo Palermo
si ringrazia l’Associazione Siciliana Amici della Musica